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Borgo medievale di Vigoleno

  • Immagine del redattore: Claudia Lena
    Claudia Lena
  • 29 mar 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

27 Ottobre 2019



È domenica, fuori c'è il sole e il termometro segna 19°.

Durante i miei anni universitari ho spesso sofferto giornate simili a causa della mia difficoltà a ritagliarmi momenti di libertà e spensieratezza (maledetto stacanovismo).

Ora, a tre mesi dalla laurea, affronto il tutto diversamente:

apro la finestra, respiro l'aria a pieni polmoni e mi godo la giornata piena di positività.

Dopo una doccia fresca e qualche faccenda casalinga mi avvio in cucina, pregustando uno dei piatti più semplici e veloci di mia madre.

Il rumore della polpa di pomodoro che bolle e il profumo del basilico fresco, una voce lontana chiedere “Li mangi due spaghetti?!”

e la pelle d'oca dovuta al cucchiaio d'acciaio che trova il contatto con la pentola. Domenica.


Al momento del caffè noto un messaggio al telefono: “ Oggi Vigoleno, partenza 14:15”.

Non ho altra scelta: un sorso veloce, l'immancabile scottatura alla lingua e una corsa a prepararmi.

Salgo in macchina e inizio a perdermi tra i discorsi con chi mi sta accanto e il verde che si intravede dai finestrini.

Più ci avviciniamo alla meta più il dialogo si sperde in secondo piano rispetto alla bellezza che ci circonda.

Verde, verde, verde e altro verde. Indovinate qual è il mio colore preferito? Il verde.

I vigneti, le colline, le case di chi vive in questi pezzi di realtà. Una stradina sulla sinistra e un cartello indicante Vigoleno.

Una decida di curve da cui ammirare lo splendido panorama e l'arrivo a destinazione.

Parcheggiamo la macchina e ci attrezziamo di zainetti e macchine fotografiche.





Vigoleno è un borgo medievale della Vernasca, in provincia di Piacenza.

Per addentrarsi è necessario attraversare un rivellino: sembrerà così di entrare in un vero e proprio castello.


Da lì in poi ci si ritrova circondati da grandi mura tra le quali notare, sulla sinistra e qualche passo più avanti, il Museo degli Orsanti.

Sulla destra si trova invece la piazzetta centrale da cui poter raggiungere il mastio, che a nostra insaputa prevede visite soltanto durante determinati orari.


Proseguendo per le vie ciottolate del borgo mi fermo a fotografarne i dettagli: le piccole botteghe, le case, la Piave di San Giorgio (classico esempio di architettura romanica).

Mi fermo ad osservare le persone e a scrutare le proposte piacentine della Taverna del Castello.

Proseguo verso un sali e scendi tra le mura merlate, noto alcune piante di rosmarino

e arrivo all'uscita del borgo.



La visita dura poco tempo ma ci lascia soddisfatti.

Ci gustiamo un bel panorama e riportiamo a casa l'ennesima collezione di scatti.

Scatti di un borgo tra i vigneti e di un percorso tra le mura,

di una risata a ciel sereno e di una fuga improvvisata.

Scatti di qualcosa di antico, vissuto.. di sospeso nel tempo.

Scatti di una domenica d'autunno, con il cuore leggero e l'umore felice.




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